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“Luce in discoteca”: da Bologna parte la rivoluzione inclusiva del nightlife

Christian Di Pasqua e Ivan Gelli insieme per rendere i club accessibili ai non vedenti

Bologna, settembre 2025 – La notte cambia volto e si fa inclusiva. Nasce a Bologna il progetto “Luce in discoteca”, ideato da Christian Di Pasqua, noto PR del mondo della nightlife, e Ivan Gelli, cittadino non vedente che ha trasformato la propria esperienza in una missione di sensibilizzazione.Tutto è iniziato due anni fa, durante un evento benefico. Da quell’incontro è nato un percorso umano e progettuale che oggi prende forma concreta: rendere le discoteche accessibili anche alle persone cieche accompagnate da cane guida, abbattendo barriere culturali prima ancora che architettoniche.

Una serata-evento per accendere il cambiamento

Il primo passo sarà una serata-evento in un club partner di Bologna, dove Ivan sarà ospite speciale, accompagnato dal suo inseparabile cane guida e affiancato da Christian. Un gesto simbolico e potente, che vuole aprire le porte della notte a chi spesso ne resta escluso.

«Tutti hanno il diritto di vivere la notte, la musica, l’aggregazione», spiega Di Pasqua. «Molti locali non sanno neppure come comportarsi quando arriva un non vedente. Noi vogliamo costruire un modello, semplice e replicabile».

Formazione, accoglienza e testimonianze

Il progetto prevede:

  • Formazione del personale dei locali notturni
  • Adeguamento degli spazi per accogliere cani guida
  • Creazione di percorsi inclusivi e sicuri
  • Produzione di contenuti emozionali: video, interviste, testimonianze dirette

Il cuore del progetto non è la disabilità, ma la voglia di partecipazione. Come sottolinea Ivan:

«Non voglio privilegi, voglio solo essere incluso. La discoteca è uno dei luoghi più belli dove sentirsi vivi: chi ha un problema visivo ha il diritto di ballare, divertirsi e sentire la musica con il cuore, come chiunque altro».

Verso una rete nazionale di locali “inclusivi-friendly”

Nei prossimi mesi, “Luce in discoteca” sarà presentato alla stampa, alle istituzioni locali e ai gestori di club in tutta Italia, con l’obiettivo di costruire una rete nazionale di locali attenti all’inclusione.Un progetto che parte da Bologna, ma che vuole accendere una luce nuova sulla notte, trasformando il dancefloor in uno spazio di libertà, emozione e uguaglianza.