Nel febbraio 2024, Giorgia Meloni si trova a riflettere su un anno e mezzo di governo alla guida dell'Italia, un periodo caratterizzato da tensioni politiche interne, sfide economiche e importanti decisioni in ambito internazionale. Eletta come la prima donna a capo del governo italiano nell'ottobre 2022, Meloni ha portato avanti una politica nazionale ed estera che continua a suscitare dibattiti, divisioni e riconoscimenti sia dentro che fuori dai confini italiani.
Uno degli obiettivi chiave della presidenza Meloni è stato l'equilibrio tra le promesse elettorali e la necessità di governare un paese che deve affrontare sfide economiche strutturali. Tra queste spiccano l’inflazione persistente, il caro energia, e la gestione del debito pubblico. L'anno 2023 ha visto il suo governo concentrarsi su misure fiscali volte a contenere l'inflazione e a sostenere famiglie e imprese, ma anche su un complesso piano di investimenti collegato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), finanziato dall’Unione Europea.Le promesse di una revisione delle politiche fiscali, come la riforma delle aliquote IRPEF e l'abolizione del reddito di cittadinanza nella sua forma precedente, sono state implementate parzialmente, tra ritocchi e compromessi interni alla coalizione di centrodestra. Nonostante i successi dichiarati dal governo, le tensioni all'interno della maggioranza non sono mancate, con le differenze tra Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia che si sono rese visibili su vari temi, soprattutto in materia economica e di giustizia.
Sul piano economico, la gestione della crisi energetica, innescata dalla guerra in Ucraina e dalle tensioni geopolitiche, è stata una priorità del governo Meloni nel 2023 e continua a esserlo all'inizio del 2024. Grazie a una politica di diversificazione delle fonti di approvvigionamento e ad accordi con paesi produttori di gas come Algeria e Libia, l'Italia ha evitato il peggio, ma il prezzo dell’energia rimane una questione aperta.Il governo ha lanciato una serie di iniziative per sostenere il settore manifatturiero, cruciale per l'economia italiana, e ha introdotto incentivi fiscali per promuovere la transizione ecologica delle imprese. Tuttavia, la crescita economica è ancora fragile, e il problema dell’occupazione, soprattutto giovanile, rimane irrisolto, nonostante alcuni segnali positivi nel mercato del lavoro.
Una delle questioni più delicate per il governo Meloni è stata quella del Mezzogiorno, una regione che storicamente soffre di arretratezza economica rispetto al Nord Italia. Durante il 2023, Meloni ha annunciato un piano straordinario per il Sud, volto a rafforzare le infrastrutture, attrarre investimenti e migliorare l'accesso ai fondi europei. Tuttavia, l’attuazione di queste misure è stata ostacolata da problemi burocratici e dalla resistenza di alcune regioni.
Nel corso del 2023, Giorgia Meloni ha consolidato il suo ruolo sulla scena internazionale, destreggiandosi tra le esigenze dell’Unione Europea, le alleanze con gli Stati Uniti e i rapporti con i paesi dell’Est Europa. L’Italia è rimasta fermamente allineata alla NATO e alle politiche di sostegno all’Ucraina contro l’invasione russa, offrendo aiuti umanitari e militari a Kiev. Meloni ha sottolineato più volte l'importanza di mantenere una posizione di fermezza nei confronti della Russia, anche se questo ha avuto un impatto significativo sulle relazioni commerciali e sull’economia energetica italiana.Parallelamente, la leader di Fratelli d’Italia ha cercato di rafforzare i legami con il Nord Africa, con un’attenzione particolare all'Algeria e alla Tunisia, due paesi chiave per la gestione dei flussi migratori e per la fornitura di energia. Meloni ha lavorato per stabilire accordi bilaterali che consentissero una maggiore cooperazione sul fronte economico ed energetico, ma anche per affrontare la questione migratoria, che rimane un tema caldo in Italia.
L'immigrazione è stata una delle tematiche centrali del governo Meloni. Durante il 2023, il numero di sbarchi sulle coste italiane ha continuato a crescere, con un picco di arrivi dall'Africa subsahariana e dal Medio Oriente. Nonostante i tentativi del governo di rafforzare i controlli e siglare accordi con i paesi di partenza, l'Italia ha affrontato grandi difficoltà nel gestire la situazione.Meloni ha continuato a fare pressioni sull'Unione Europea affinché vi fosse una redistribuzione equa dei migranti tra gli Stati membri e un maggiore impegno nella difesa delle frontiere esterne. Tuttavia, a febbraio 2024, l'Italia si trova ancora a fronteggiare una situazione migratoria complicata, con tensioni interne sul modo di gestire l'accoglienza e le espulsioni.
A febbraio 2024, la reputazione internazionale di Giorgia Meloni riflette la sua identità politica ambivalente. Da un lato, è vista come una leader di riferimento per il movimento conservatore europeo, capace di incarnare una visione sovranista e identitaria che richiama i valori tradizionali della famiglia, della nazione e della sovranità. Dall'altro, ha mostrato pragmatismo nel trattare con le istituzioni europee e nel mantenere relazioni diplomatiche solide con gli Stati Uniti e altre potenze occidentali.Le sue relazioni con i leader europei, in particolare con Emmanuel Macron e Olaf Scholz, sono migliorate rispetto all'inizio del suo mandato, grazie anche alla sua capacità di moderare alcune delle sue posizioni più intransigenti su temi come l'integrazione europea. Tuttavia, rimangono differenze significative, soprattutto su questioni come la riforma del Patto di stabilità e la politica migratoria.
A febbraio 2024, Giorgia Meloni si trova a metà del suo percorso di governo, con molte sfide ancora davanti a sé. Sebbene abbia dimostrato una certa capacità di adattamento e di pragmatismo, la sua leadership continua a essere messa alla prova da questioni complesse, come la gestione economica, la crisi energetica e l'immigrazione. Il suo ruolo sulla scena internazionale rimane importante, con l’Italia che, sotto la sua guida, cerca di bilanciare la fedeltà agli alleati tradizionali e la difesa degli interessi nazionali in un contesto globale sempre più instabile.
Di Raffaele Manfredonia 15/02/2024